Per seguire il trend del settore, i player privati della mobilità fanno un passaggio dall’autonoleggio al mobi-noleggio. Ma prima un po’ di storia…
“L’autonoleggio è nato nei primi decenni della motorizzazione (…) Il bisogno iniziale era il medesimo che ancora oggi ritroviamo in alcuni dei servizi essenziali.
Persone moderne, che vogliono una mobilità individuale occasionale, per la quale non intendono utilizzare un’auto di proprietà per motivi diversi: perché hanno effettuato una tratta di viaggio con un altro mezzo (treno ieri, treno/aereo/nave oggi), perché non dispongono di un’auto propria, o semplicemente perché, pur disponendone, giudicano inopportuno utilizzarla.” (Rapporto 2015 ANIASA)
Tornando al presente, il rapporto ANIASA per il 2015 rileva una crescita del settore noleggio auto nel 1° semestre del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014 per quanto riguarda il fatturato, la dimensione della flotta e le immatricolazioni.
Secondo ANIASA, il futuro è rappresentato dal mobi-noleggio. “Si tratta di un’esperienza di noleggio e di mobilità integrata, basata sulla tecnologia, che consentirà di avere sempre più veicoli connessi con il conducente, tra di loro e con le infrastrutture fisse oltre che veicoli autonomi.” (Andrea Cardinali, Vicepresidente di ANIASA).
Per seguire il trend del settore, i player privati della mobilità fanno quindi un passaggio dall’autonoleggio al mobi-noleggio. Il mobi-noleggio non ha più al centro della sua attenzione l’auto (il così detto modello targa-centrico), ma la mobilità nel suo complesso. Spariranno i confini oggi ben definiti tra servizi o prodotti singolari: il rent-a-car, il noleggio a lungo termine, il car sharing e l’assistenza su strada. Forse alcuni player sceglieranno di rimanere fortemente specializzati, altri invece andranno ad esplorare una via diversa – quella della mobilità integrata.