La raccolta differenziata è necessaria nelle nostre vite perché ci permette di essere più consapevoli negli acquisti che facciamo, dei prodotti che trasformiamo in rifiuti. I nostri comportamenti ci permettono di mostrare il nostro rispetto verso l’ambiente in cui viviamo. L’intero processo della raccolta rifiuti, differenziata o indifferenziata, ha bisogno di essere inserito in un sistema funzionale, quindi gestito e monitorato così da ottimizzare lo smaltimento e l’organizzazione del lavoro che ruota attorno a questa attività.
Negli ultimi decenni, ma specialmente negli ultimi anni, le pratiche riguardanti la riduzione dell’impatto che i rifiuti hanno sulla natura e sull’ambiente sono diventate di particolare interesse. Le istituzioni quindi si sono dedicate alla possibilità di risparmiare e recuperare risorse naturali da essi e ridurre la produzione di rifiuti stessi attraverso l’ottimizzazione del loro ciclo di gestione.
Gestione dei rifiuti: definizione e fasi del processo
Secondo l’ingegneria ambientale la gestione dei rifiuti costituisce l’insieme delle politiche, procedure o metodologie volte a gestire l’intero processo dei rifiuti.
A partire dalla loro produzione fino alla loro destinazione finale, i rifiuti sono coinvolti in più fasi. Vediamole una a una.
Raccolta dei rifiuti
Il problema della raccolta dei rifiuti è così diventato uno dei più importanti della nostra società. La scoperta della raccolta differenziata permette a tutti di allungare la vita di alcuni materiali essendo essi trasformati e riutilizzati, salvando così molte risorse naturali.
Tutti i comuni italiani vengono in aiuto al cittadino e mettono a disposizione la raccolta differenziata stradale e alcuni anche la raccolta differenziata domiciliare, detta anche “porta a porta”.
Partendo dalla separazione dei rifiuti in casa, diamo un contributo importante alla gestione della raccolta rifiuti. Questa categorizzazione permette di reindirizzare ciascun tipo di rifiuto differenziato verso il trattamento più adatto: smaltimento o recupero che va dallo stoccaggio in discarica o all’incenerimento /
2) Trasporto dei rifiuti – come avviene?
Per assicurare una buona organizzazione della raccolta e del trasporto dei rifiuti i comuni e le pubbliche amministrazioni fanno squadra con le aziende specializzate che mettono a disposizione i loro mezzi e il loro personale per svolgere la raccolta.
La raccolta porta a porta è quella più organizzata perché è possibile realizzare una differenziazione migliore e la raccolta diventa più sistematica. Questo metodo, rispetto a quello classico di svuotare i cassonetti stradali, impone tempi di organizzazione più lunghi, più personale e probabilmente percorsi più lunghi da seguire. In questo caso per l’operatore economico è importante trovare metodi per svolgere una raccolta migliore nel rispetto dell’ambiente però mantenendo costi bassi e senza perdite di tempo.
Considerando la quantità da raccogliere, il trasporto dei rifiuti raccolti solleva quindi un problema riguardante l’ottimizzazione dei costi, dei tempi e del monitoraggio della raccolta rifiuti in sé.
Le pubbliche amministrazioni, ma anche le aziende del settore, possono gestire la loro attività in modo da ottimizzare al meglio le spese e i tempi impiegati mediante i software per la tracciabilità dei rifiuti, in modo più specifico il monitoraggio dei mezzi che trasportano i rifiuti. Con l’aiuto di software specifici è possibile, infatti, valutare se l’efficienza del lavoro svolto è influenzata dalla rapidità con cui si adottano le opportune azioni per svolgere le diverse mansioni. Inoltre, è possibile valutare la comunicazione tra operatori ed ufficio, la divisione dei compiti/attività lavorative o dei veicoli in sotto-flotte, la verifica dei percorsi svolti e dei consumi. Tutti questi sono aspetti che vanno tenuti sotto controllo se si desidera avere successo nella propria attività di raccolta rifiuti.
3) Trattamento (smaltimento o riciclaggio)
I problemi ecologici e di difesa ambientale ci obbligano ad essere più consapevoli e a rinunciare all’utilizzo di aree per discariche di tipo tradizionale, nelle quali venivano depositati materiali di tutti i generi, indifferenziati, talvolta inquinanti (come medicinali, batterie, solventi) o più spesso utili per essere riciclate e poi utilizzate come materie prime (come ad esempio acciaio, alluminio, carta, plastica, vetro). Al giorno d’oggi lo smaltimento dei rifiuti segue regole stringenti e deve essere eseguito seguendo i principi della raccolta differenziata.
4) Riutilizzo dei materiali di scarto
Solitamente questi materiali sono prodotti dall’attività umana e devono essere recuperati e riutilizzati per ridurre i loro effetti sulla salute umana e l’impatto sull’ambiente naturale.
Il riciclaggio dei rifiuti, oltre a risolvere il problema delle discariche, consente dunque importanti risparmi di energia e di materie prime (ad esempio la produzione di 1 t di carta riciclata richiede circa 400.000 litri d’acqua e 5000 kWh in meno di una stessa quantità di carta nuova – oltre a risparmiare 15 alberi[2]). Anche il conferimento in discarica tradizionale dell’umido risulta uno spreco, poiché può essere utilizzato per produrre compost. [Wikipedia]
Per quanto riguarda la raccolta rifiuti ci sono stati anche dibattiti che implicano l’argomento privacy. Il Garante ha ritenuto illecito utilizzare sacchetti trasparenti nel “porta a porta” o realizzare controlli indiscriminati. Stesso discorso per le telecamere che controllano lo smaltimento dei rifiuti. È lecito, invece, l’utilizzo di codici a barre, microchip o Rfid che consentono di delimitare l’identificabilità della persona solo nel caso in cui sia accertata la violazione delle norme sulla raccolta differenziata.
In questo modo gli operatori che verificano l’idoneità del contenuto del sacchetto (carta, vetro, plastica ecc) non vengono a conoscenza dell’identità della persona, che rimane riservata fino alla decodifica dei codice a barre o del microchip da parte dei soggetti che applicano la sanzione. [http://www.carabinieri.it/]
Come realizzare un trasporto della raccolta rifiuti smart?
Sicuramente, al giorno d’oggi, la risposta è: con l’aiuto della tecnologia!
Da un certo lato possiamo dire che l’uomo nei secoli scorsi non ha fatto troppa attenzione all’ambiente, però dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che al giorno d’oggi abbiamo tutte le informazioni giuste per poter utilizzare al meglio l’innovazione, con lo scopo di migliorare il nostro comportamento ed il rispetto verso l’ambiente.
L’innovazione e i software telematici per il monitoraggio della raccolta rifiuti sono in grado di trasmettere la posizione dei mezzi in tempo reale, comunicare in diretta con il conducente, memorizzare l’intera attività dei veicoli così da permettere un’analisi ulteriore, organizzare e creare i percorsi in base agli indirizzi e le fermate da eseguire. Tutto ciò permette all’operatore economico, come anche alle pubbliche amministrazioni, di avere una rendicontazione immediata sulle ore di lavoro intraprese e sui consumi di carburante effettuati.
Ottimizzazione dei percorsi e consumo di carburante
Il controllo dell’attività in tempo reale e dei percorsi invece permette di realizzare analisi su quello che riguarda l‘efficienza della flotta dedicata alla raccolta rifiuti. Avendo la possibilità di visualizzare l’intera attività del veicolo e di organizzare l’insieme dei percorsi da seguire, si possono creare verifiche sistematiche (pianificate e non) sui servizi svolti sul territorio. In più, un sistema come SafeFleet permette di ricevere delle notifiche se il veicolo devia dal percorso prestabilito.
Comunicazione bidirezionale e gestione delle raccolte
Il monitoraggio della raccolta rifiuti si può realizzare anche grazie alla funzionalità di comunicazione bidirezionale con il conducente che i servizi più innovativi di telematica mettono a disposizione. Una semplice applicazione, come SafePush di SafeFleet, permette all’operatore economico e al responsabile della flotta di inviare compiti, messaggi o link verso un certo conducente, comunicare variazioni di percorso o destinazioni. Il conducente potrà rispondere direttamente ai messaggi ricevuti utilizzando l’applicazione installata sul proprio smartphone. Si possono, inoltre, allegare file o immagini.
SafePush e la localizzazione dei veicoli
Con l’aiuto dell’app mobile in dotazione, il conducente potrà:
⦁ segnalare eventi di non conformità
⦁ inviare dati al centro servizi
⦁ registrare il numero di raccolte eseguite
⦁ Registrare il numero di fermate
L’app SafePush permette ai conducenti, senza alcuna installazione di pulsanti o sensori all’interno del tuo veicolo, di registrare determinati eventi significativi.
Con SafePush il conducente potrà premere i tasti virtuali del proprio smartphone/tablet o modificare alcune condizioni predefinite per diversi scopi: selezionare il motivo del viaggio (lavoro / privato), comunicare una situazione di pericolo (pulsante di panico), localizzare vari tipi di cassonetti o qualsiasi altro evento significativo verificatosi nel corso della propria attività lavorativa.
Il servizio di localizzazione dei veicoli è ovviamente incluso nel portale online di SafeFleet, che permette inoltre il download dei report. Il programma in cloud del Portale SafeFleet può essere utilizzato da qualsiasi dispositivo, per l’accesso infatti basta soltanto una connessione ad internet. La registrazione al programma di monitoraggio necessita solo di “codice utente” e “password” e l’accesso al programma può essere dato ad altri utenti, con ruoli e diritti limitati.